mercoledì 9 novembre 2016

Un contributo importante


Qualsiasi attività scaturisce da un’idea che viene poi da noi elaborata. Quindi le facciamo acquisire un certo colore dandole poi una struttura che man mano prende le sembianze di un albero che, con la sua ricca vegetazione, ci può richiamare alla mente l’idea di un rifugio affidabile e confortevole. In questa speciale ricerca ci sono tornate in mente le parole del pittore americano George Catlin.” … amo un popolo che mi ha fatto sempre sentire ben accolto nel migliore dei modi possibili …”. Anche noi, per realizzare questa docufiction, siamo stati ospiti, avvalendoci così della loro preziosa collaborazione, del Servizio biblioteca del Grande Oriente d’Italia, del Museo e Gipsoteca Antonio Canova e della Società Teosofica Italiana. Tra i tanti amici che ci hanno saputo consigliare con attenzione e premura, senza per questo dimenticare gli altri, ci preme ricordare Alessandro Picarelli competente nelle gouaches e tempere, Ciccio Mazza bravo con la pittura antica, Carlo Giunta con grande esperienza nell’antiquariato italiano, Attilio Nardecchia che insieme ad Alfio Mazza sono tra i maggiori depositari di incisioni antiche di Roma, Antonio Fratangeli specialista del tardo 700 e Alberto Robiony viceversa che spazia dal 600 fino al decò.